Autore Risposta: ORNE
Inserita il: 28 agosto 2012 15:27:46
Messaggio:

Ciao a tutti!
I 'giovinastri' del team Italia sono tornati da Rozemaai, Antwerpen, Belgium, stanchi ma piuttosto soddisfatti del bottino raccolto di 3 medaglie d'argento.
Analogamente alle concomitanti Olimpiadi londinesi, stiliamo una classifica delle Medaglie per Nazioni...
Meglio di noi hanno fatto solo il superteam svedese, che ha collezionato ben 4 ori, 2 argenti e 2 bronzi e la Germania con 2 ori e 1 argento (ma, come vedremo, una di queste medaglie d'oro e' arrivata in maniera piuttosto discutibile). Altre nazionali medagliate, ma meno di noi, l'Austria con 3 bronzi e il Belgio con 1 bronzo.

Per noi il risultato e' positivo. Nulla era scontato, vista la forza dei teams avversari e anche perche' si trattava di un campionato esclusivamente sulla specialita miniatur. C'e' stata discussione ufficiale sulla durata della competizione a squadre (sei giri o otto?) e si e' deciso di mantenere la competizione a squadre su sei giri. Anche questa decisione non ci ha favorito.

Il meteo ha sfatato qualunque previsione. A parte qualche pioggia nei giorni di allenamento, abbiamo avuto sole a picco e un caldo umido insopportabile (alle otto di sera 35 gradi, tanto per capirci ) una situazione meteo inusuale per il Belgio. E' stato un campionato davvero molto faticoso. Giocando su un solo impianto lo svolgimento della gara e' stato forzatamente lungo. Per poter fare i classici tiri di prova pre gara bisognava arrivare sul campo verso le 6:30. La gara partiva alle 8:00 e ogni giorno era una estenuante maratona.

Le piste, come previsto, presentavano alcune singolarita': come noto, sono tutte alte da terra almeno una dozzina di centimetri. Questo puo' infastidire anche chi e' alto di statura perche' costringe comunque ad un cambiamento importante della postura di gioco e della visuale di tiro. Io mi sono dotata di un paio di scarpe piu alte del normale che mi facevano un male terribile ma sono riuscita a cavarmela. Sono convinta comunque che se avessi potuto stare a livello pista avrei risparmiato qualche tiro. Inoltre, sia le piste che l'impianto in generale erano pieni di 'trappole per seniores': ad esempio lateralmente lungo i bordi delle doppie gobbe spuntavano addirittura lastrine di metallo quadrate di una decina di cm per lato, perfette per agganciare pantaloni e per affettare caviglie. A cosa servissero non si sa. Un miracolo che nessuno si sia fatto male seriamente! Nonostante tutto, i tiri su quasi tutte le piste erano belli da eseguire e tecnici. A mio avviso il livello di gioco e' stato particolarmente buono, vista la difficolta generale del campo. Specialmente la seconda meta' del campo era davvero impegnativa: dalle doppie gobbe in avanti, con una la buca centrale ostica perche' richiede un tiro con palla veloce cui non siamo abituati, finestra (altro tiro inusuale con palla veloce a volare la buca e finestra di cm 10,2), plateau, ondine e, per chiudere, un blitz che non perdonava tiri imperfetti e a volte fregava comunque.

La gara a squadre maschile e' stata davvero avvincente. La nostra squadra parte bene ma soprattutto fa una seconda giornata di gara superlativa, con due acuti di Dieter e Cecio che ci mettono due meravigliosi blu. Ma anche gli altri mica scherzano! Il sesto giro e' una continua emozione perche' a parte gli svedesi saldamente al comando in pochi colpi ci sono Italia, Germania, Austria e Svizzera, quest'ultima autrice di una caparbia rimonta colpo su colpo con cui si riporta nella mischia. Quattro squadre per due medaglie. Ad un certo punto noi tifosi da bordo campo ci concentriamo sull'Austria che fa la sostituzione, la riserva subentra alla pista 8, il formaggio. Facciamo i conti rapidamente: deve fare almeno 15 tiri da li' alla fine affinche l'Austria non ci superi. Francamente gufiamo parecchio ma la seconda parte di campo e' talmente ostica che forse non c'e' nemmeno bisogno di gufare. Il poveretto, ignaro di queste onde di negativita nell'aria, esordisce con un due al formaggio 'SI PUO FA RE !!!' . Nel frattempo Mauro Bernardi, chef de mission e membro di giuria, si aggira per il campo come un'anima in pena: non si da' pace perche' e' troppo difficile seguire l'andamento colpo su colpo di una gara cosi' serrata con tanti giocatori in campo contemporaneamente. L'allenatore tedesco da fuori campo fa i conti su un foglietto di carta, scuote la testa e dice 'Italia sempre davanti...' Beh, se lo dice lui ... i tedeschi sono cosi' precisi ma in cuor nostro non siamo certi di nulla perche' non ci sono i telefonini in uso per la gestione dei punteggi e quindi i dati non sono realtime e ci sono zone del campo poco visibili da fuori (cosa avra fatto quello la' al labirinto e al fiore ? ) Che ansia ...
Intanto la riserva austriaca, dopo il due al formaggio, inanella una serie di assi fa asso persino alle doppie gobbe. Ma uffa! La tirerai la finestra prima o poi!!! Eccolo alla finestra... mannaggia! Fa solo due... ma non poteva picchiare almeno un altro tiro? Siamo in trepida attesa quando il poveretto affronta il plateau: sdeng risdeng ...tre ... il plateau e' sempre una bestiaccia quando la tensione e' cosi' alta ... asso alle ondine ... tira il blitz e non fa asso! Per forza, lo dicevo io che questo blitz e' falso come Giuda. Siamo davanti! Siamo davanti! Mentre tedeschi, svizzeri e austriaci si guardano in giro spaesati tutti gli italiani saltano, gioiscono e si abbracciano: siamo secondi siamo secondi!!! Per qualche minuto continuiamo a dire:'Ma siamo sicuri?' mentre gli avversari si complimentano con i nostri giocatori. Intanto gli altri si rendono conto che devono fare tutti lo spareggio a tre per il terzo posto. Che dramma! Lo spareggio si svolge subito dopo e viene vinto dall'Austria che guadagna cosi' la medaglia di bronzo. Fuori dal podio Germania e Svizzera.

La nostra squadra femminile esordisce con uno splendido primo giro (64), merito di una partenza fulminante della Sisa che porta uno strepitoso 19, dopodiche', a causa di qualche giro rosso di troppo, la squadra si attesta sulla quarta posizione, dietro un'ottima Svezia che fa subito una azzeccatissima sostituzione, la Germania, che, nonostante la opaca prestazione di Ute Rothermel, puo' contare sui punteggi strepitosi di Gaby Ramhlow e dietro di loro l'Austria che, pur con una Fuschlberger non in forma, gode della prestazione dell'inossodabile Elsa Kammerer, che gira come se niente fosse a media 22. Questa straordinaria giocatrice e' davvero meravigliosa perche', nonostante non sia piu giovanissima, sia a miniatur che a minigolf e' sempre capace di prestazioni altissime. Un vero mito del minigolf internazionale. Restiamo fuori dal podio per due soli tiri. Peccato! Ognuna di noi si rammarica per quel tiro sbagliato la', per un due di troppo qua ma sappiamo tutte che ce l'abbiamo messa davvero tutta, col massimo impegno. Sappiamo che le squadre che sono sul podio hanno una maggiore preparazione a miniatur rispetto a noi e ci ripromettiamo di giocare piu gare di miniatur durante l'anno. Non ci mancano le capacita ne' la testa. Se la gara a squadre fosse durata ancora due giri ce la facevamo a conquistare il podio, ne sono sicura.

Anche e soprattutto per questo la prestazione della nostra squadra maschile, che invece e' riuscita a superare questi scogli, e' stata cosi' grande. Bravissimi Italian Silver Team! Le altre squadre sanno che devono sempre fare i conti con gli italiani, anche quando si gioca solo a miniatur!
Spicca su tutti un nome: Daniele Rabbi, che in due partecipazioni europee ha gia raccolto un paio di pesanti medaglie. Bravo Dani! Inoltre, per chi non lo sapesse, Daniele porta anche bene: chiedere a Fabri per informazioni: prima di ogni giro, un bacio in fronte da Daniele aiuta a fare giri verdissimi! Se d'ora in avanti vedete Fabri che si fa baciare da Rabbi prima di ogni giro, non temete, non e' diventato gay, e' solo cabala.
Nella squadra femminile, un grande rientro, quello di Sonia Nardin, che non si cimentava piu a livello europeo con questo modo di pazzi dai bei tempi dei vari Campionati Elite giocati negli anni 90. L'abbiamo ritrovata determinata e piena di grinta, mai un lamento per la fatica, sempre pronta a mettersi in gioco e a provare e riprovare tiri e palline nuove. Aneddoto nei giri contati degli allenamenti, giri che vengono affrontati da tutti con grande serieta', come se fosse gia' gara perche aiutano a prepararsi anche mentalmente. Ognuno ha una pista che gli sta sulle scatole: la pista indigesta alla Sonia era il cesto. Ad un certo punto la Sonia sbaglia il cesto e ringhia: 'Questa pista la spacco!' . Brava Sonia, cosi' ti vogliamo!

Il terzo giorno si gioca solo per l'individuale, i primi due giri per stilare la classifica dei primi 32 uomini e delle prime 16 donne per la finale Matchplay del giorno successivo e i successivi due giri per designare invece i campioni individuali Strokeplay cioe' a colpi. E qui, tra i superfinalisti, Cecio conferma tutte le sue capacita' ai suoi numerosi fans (non avete idea di quante foto gli fanno i portoghesi! Lo adorano proprio! Altro che Cristiano Ronaldo!) con quattro giri praticamente perfetti. Il terzetto di testa della classifica maschile e' uno spettacolo: Martin Lundell non perde un colpo: gioca su questo campo come se tutto fosse semplice... un trionfo meritatissimo di questo campione timido e schivo. Una bella persona, questo Martin. Dietro di lui Cecio che gioca superbamente ma nulla puo'. Quando l'avversario e' cosi forte e' un onore essere secondi. Dietro di loro, terzo con uno score pure lui da mitico pluricampione europeo qual'e', c'e' Reini Schuster, che guadagna un meritatissimo e sudatissimo bronzo.
In campo femminile dominio di un altro mito, Gaby Rahmlow, che infligge una decina di tiri alle dirette avvversarie, la fortissima ex campionessa europeo Elite, Linda Andersson Lundberg e Lena Nillson, bravissima, che quest'anno ha giocato ad un livello ancora migliore rispetto alle sue prestazioni degli anni precedenti. In superfinale bella prestazione della nostra unica finalista, Antonella, che, caparbiamente, con due bellissimi giri finali, tra cui uno splendido 19, si mette alle spalle la Knotzer e la Reinicke. Brava Anto!
Nell'ultimo giorno di gara si svolgono invece gli scontri diretti per designare i campioni europei specialita' Matchplay. I 32 finalisti uomini vengono accoppiati secondo la classifica e iniziano la prima tornata di scontri con partenza 'Mass Start' . Purtroppo Giupe e Cecio soccombono ai diretti avversari mentre Dieter e' giustamente contento perche ha battuto Karl Heinz Gewert. Mentre ci complimentiamo con lui, inizia a girare la voce che c'e' stato un errore: alcuni accoppiamenti erano sbagliati. Invece di designare le coppie in base alla classifica dopo i primi sei giri, hanno fatto giocare gli scontri diretti secondo la classifica dopo i primi otto giri!!! Che disastro! E ora che si fa?
La giuria si riunisce. Tutti pensano che qualunque decisione venga presa scontentera' qualcuno. Si decide che devono essere rigiocati solo gli incontri sbagliati: Dieter deve rigiocare contro Peter Nordin (che aveva perso il suo scontro) e Karl Heinz Gewert torna in gioco contro Philippe Busche. Si rigiocano quindi otto incontri. Stavolta Karl Heinz passa e Dieter viene battuto da Nordin. Tutti pensiamo che la situazione e' davvero grottesca e siamo piuttosto sconcertati. Un errore organizzativo mai visto. Purtroppo quindi dopo il primo turno restano esclusi tutti i nostri finalisti. Inizia la gara anche per le donne. Purtroppo Sisa viene battuta dalla Gaby e la Anto viene battuta dalla Knotzer. Resiste la Orne, che batte la Reinicke, la quale passa il giro a battere i piedi, calciare la pedana della finestra, stizzirsi, sparire per andare alla toilette senza avvertire nessuno (se lo facessi io mi squalificherebbero a vita) ma inutilmente. Al turno successivo la Orne incontra e supera Lena Nillson, in un bell'incontro molto tirato, dopodiche' batte la campionessa di casa, Greta Janssens e arriva a giocarsi la medaglia doro con la fortissima amica di sempre Bernice Thors. Partiamo con grande concentrazione, giocando al meglio delle nostre possibilita'. Dopo le doppie gobbe (pista 12) Thors ha due piste di vantaggio. Siamo sul due a zero per lei. Ma io non mollo perche arrivano le piste cattive. Tutto puo succedere. Bernice e' sempre prima a tirare e fa asso alla buca centrale. Anche io. Fa asso alla finestra. Anche io. Fa asso al Plateau. Anche io. Fa due alle ondine e io faccio uno. Tira il blitz e fa due. Io faccio un bel tiro e faccio asso e mi riporto in parita'. La cosa bella e' che entrambe in questo giro abbiamo fatto 20 e non e' bastato a vincere. Proseguiamo il giro, tornando alla pista 1, le piramidi. Ora il primo due sara' fatale. Due assi. Al giro della morte due assi. Poi tiriamo le astine, Bernice fa asso e io giro buca. Tutti si complimentano con noi per aver dato vita ad uno scontro giocato cosi' bene. Ci abbracciamo con stima e affetto. Anche per me e' come per Cecio il giorno prima: quando ti batte uno cosi forte e te la sei giocata al meglio delle tue possibilita', sei soddisfatto anche di non aver vinto. Sono medaglie d'argento meritate e non ori perduti. Nel frattempo il plurimedagliato Martin Lundell perde lo scontro con il grande Karl Heinz Gewert, che vince la medaglia d'oro maschile. Da eliminato al primo turno e' passato sul gradino piu alto del podio. Tutti si complimentano con Martin e molti gli dicono che tifavano per lui. Martin sorride e anuisce ma e' contento lo stesso. Gli svedesi sono esempi di sportivita' e anche quando devono sottostare a decisioni di giuria improbabili, affermano le loro ragioni seguendo i canoni stabiliti dai regolamenti ma poi si adeguano alle decisioni anche se non le condividono.
Durante queste lunghe e pesanti giornate di gioco, sono stati nostri angeli custodi in campo i nostri instancabili e preziosi allenatori, Max 'Ninni' Tenconi, che curava palle e tiri nella prima meta' campo (enplein per me al giro della morte con le palline preparate dal mitico Ninni) e Mauro Milanese nella seconda meta (stanco anzi stanchissimo ma felice ). Un grazie di cuore ad entrambi. Come gia' detto, Chef de Mission era Mauro Bernardi, che si e' guadagnato un pezzetto di paradiso con questa trasferta, poiche', oltre ai pesanti compiti istituzionali del Capo di Missione e Direttore Sportivo, nonche' vivandiere del gruppo, ha avuto anche un incarico in giuria, ha saputo sopportare pazientemente le follie della reception dell'hotel, della giuria di campo, dei giocatori italiani ... Grazie di cuore, Mauro.

Ultimo ma non ultimo aggiungo da altra postazione internet un bel ritratto di Carlo, opera di Tomas. Carlo e' sempre consigliere prezioso per noi tutti, grande esperto di palline e di minigolf.
Immagine:

76,05 KB